Che cos’è la PsicoNutrizione?

Che cos’è la PsicoNutrizione?

Per sconfiggere sovrappeso ed obesità, quando non si risponde ai parametri della chirurgia bariatrica, è possibile affidarsi ad un percorso di Psico Nutrizione che guida ogni persona ad acquisire uno stile di vita sano attraverso Step strutturati individualmente per ognuno.

Ma che cos’è la Psico Nutrizione?
Si tratta di un nuovo ed interessante approccio, olistico ed interdisciplinare, tra Scienza della Nutrizione e Psicologia, che esplora le relazioni tra pensieri, sentimenti e credenze inconsce sulla nutrizione, il loro impatto sulle condotte alimentari e sul metabolismo. In particolare si concentra sulle affascinanti connessioni tra cervello, corpo, digestione e comportamento alimentare. Esistono profonde connessioni tra ciò che mangiamo ed il nostro cervello. La Psico Nutrizione affronta in modo nuovo le problematiche più comuni della Fame Emotiva, della Dipendenza dal Cibo e le difficoltà che incontra soprattutto a lungo termine chi vuole dimagrire o vuole stabilire un rapporto più sano e benefico con la propria alimentazione.
Il percorso Psico Nutrizionale prevede, quindi, l’azione congiunta e combinata di due tipi di interventi strettamente correlati: l’intervento del dietista che attraverso il percorso di educazione alimentare, la dieta e la perdita di peso, inciderà su aspetti psicologici; perciò interviene lo psicologo-psicoterapeuta per lavorare, insieme al paziente, su aspetti riguardanti l’autostima, l’immagine corporea, la motivazione al cambiamento e una vasta gamma di emozioni, che a loro volta influiranno positivamente sull’alimentazione.

Per saperne di più www.centropsiconutrizione.it


Per prenotare una visita per Obesità
con il dott. Angelo Michele Schettino Medico Chirurgo chiamare la segretaria al numero 370 3628299
Per Psicologa – Psicoterapeuta dott.ssa Graziana De Palma numero 328 5858664
Per Dietista dott.ssa Cristina Pari numero 346 2380588

 

Bisogno energetico giornaliero

Bisogno energetico giornaliero

Il bisogno energetico giornaliero di una persona è la quantità di energia (quindi di calorie da introdurre con l’alimentazione) che le occorre ogni giorno per pareggiare la spesa energetica giornaliera.
Sul bisogno energetico incidono l’attività fisica, le abitudini alimentari, il metabolismo basale.
Per valutare qual è il fabbisogno energetico di un individuo si usano calcoli che tengono conto della stima del metabolismo basale di quella persona e di una attenta valutazione delle abitudini alimentari e di stile di vita della persona.
Il bisogno calorico giornaliero è ottenuto come multiplo del Metabolismo Basale in base a sesso, età, fattori genetici, tipo e intensità di attività fisica, e rapportato al peso desiderabile per quella persona.
Si ottiene così la quantità di energia che si dovrebbe introdurre ogni giorno per uguagliare l’energia che si spende, e mantenere o arrivare così ad un peso sano.


Per prenotare una visita per Obesità
con il dott. Angelo Michele Schettino Medico Chirurgo chiamare la segretaria al numero 370 3628299
Per Psicologa – Psicoterapeuta dott.ssa Graziana De Palma numero 328 5858664
Per Dietista dott.ssa Cristina Pari numero 346 2380588

 

Sono intollerante a qualche alimento?

Sono intollerante a qualche alimento?

…come capire da soli se siamo intolleranti ad una alimento o bevanda.
Le intolleranze si possono manifestare in qualunque momento della vita o non manifestarsi mai. Spesso è facile individuarle da soli, perché con l’assunzione di un cibo o bevanda abbiamo una reazione immediata come dolori addominali crampi gonfiore importante
Sentiamo molto parlare di intolleranze e di allergie alimentari, a volte confondendole tra loro.
Chiariamo cosa siano le une e le altre.
Una intolleranza alimentare è una reazione avversa dell’organismo ad un alimento o bevanda che esso non riesce ad “accettare”, dando quindi sintomi fastidiosi e dolorosi come, per esempio, dolori addominaligonfiore, diarrea.
Nell’intolleranza  non vi è una risposta dell’organismo a livello immunitario,  ma solo a livello metabolico.
Tra le intolleranze più comuni in Italia c’è quella al lattosio (la più diffusa in assoluto), dovuta alla carenza dell’enzima che scinde questo zucchero del latte, con conseguente difficoltà a digerire latte e latticini freschi; ne soffre circa il 60-70% della popolazione.
Molto diffusa anche quella al glutine  (celiachia), per la quale esiste un test scientificamente attendibile; in caso di risultato positivo, i cibi con glutine (presente in  frumento, orzo, farro, segale, kamut, sorgo, spelta, triticale, e tutti i cibi fatti con questi cereali)  vanno sostituiti con quelli che ne sono privi.
Vi sono poi intolleranze ad additivi come solfiti, glutammato, reazioni ad alcool, caffeina, e intolleranze ereditarie particolarmente gravi, favismo e intolleranza al fruttosio.
Tutte le intolleranze si possono manifestare a qualunque età, oppure non manifestarsi mai.
Inoltre, non sempre l’intolleranza viene percepita; infatti, in alcuni soggetti, bere o mangiare piccole quantità di un cibo al quale il proprio organismo è intollerante può non dare alcun sintomo per anni.
Ecco perché ci capita sentire di persone che hanno sempre mangiato certi cibi/bevande e che, ad un certo punto, hanno iniziato ad avvertire fastidi e sintomi legati a questi prodotti.
Una allergia alimentare, invece, è una reazione dell’organismo, causata da un alimento, che scatena una risposta a livello immunologico. Il corpo dà una risposta immunitaria alterata verso una sostanza perché viene scambiata come “nemica”, con produzione di anticorpi.
Tra le più comuni allergie alimentari in Italia vi sono quelle a: latte vaccino, pesce, frutta secca, uova, crostacei, sesamo.
Anche se è difficile stabilire la reale diffusione di intolleranze e allergie in Italia, secondo alcune statistiche vi sarebbero circa 7,5 % di bambini e 2% di adulti intolleranti; 0,5-1% di persone allergiche.

Dr.ssa Cristina Pari


Per prenotare una visita per Obesità
con la dott.ssa Cristina Pari
Dietista
chiamare il
numero 346 2380588